 
A GENNAIO
selezione al “festival del cinema indipendente di foggia” 2005
selezione al “valdarno cinema fedic” 2006.
regia : luca calvanelli
soggetto : luca calvanelli
sceneggiatura : stefania abalsamo, luca calvanelli
liberamente ispirato a due racconti di john berger :
“un uomo e una donna accanto a un pruno”
“fogli di carta posti sull’erba"
edizioni bollati boringhieri
la nascita di questo film
ho riunito delle persone intorno ad un’idea, per fare un film.
questa idea sostiene che il cinema non debba essere spettacolo, non
debba “distrarre”. non si dovrebbe andare al cinema per passare due ore
spensierate ... per soddisfare queste esigenze sono più indicate altre
attività; il cinema tenta di avvicinare alla realtà, tenta di spiegare
meglio quello che ancora non sappiamo; in un certo senso, andare al
cinema è anche un impegno per lo spettatore.
ho letto un libro di racconti di john berger; due di essi parlavano di
una donna, una donna che affrontava un viaggio lunghissimo per andare a
trovare un uomo molto diverso da lei: da questa lettura è nata l’idea di
pensare ad una donna alla quale un enorme dolore le scatena il ricordo
e, forse, l’amore per un uomo conosciuto casualmente.
le persone che hanno lavorato caparbiamente a questo progetto hanno
raggiunto un forte livello di intesa professionale, anche se nessuno di
loro ha guadagnato un euro per le sue prestazioni.
il film è stato prodotto anche grazie al contributo economico di: comune
di barrea – l’aquila; “dilit international house” – roma; consorzio
“formula ambiente” – roma.
luca calvanelli
sinossi
neven, tedesco di 45 anni, intellettuale disilluso, incontra
casualmente nina, una donna di 38 anni, fotografa di napoli, all’esterno
di un museo ad amburgo.
il loro incontro dura pochi minuti: lei stava proprio per tornare a roma.
un mese dopo, nina vive un devastante dramma personale che, però, non
viene descritto.
questo evento, lentamente, le stimola il ricordo e, forse, l’amore per
neven.
lei capisce di essere serena e di volerlo rivedere. neven, nel
frattempo, si è trasferito in un paese vicino ad un lago, in italia.
quattro mesi dopo il loro incontro di amburgo, nina va da lui e gli
propone una storia d’amore: nonostante la sua sofferenza, attraverso
questo rapporto lei pensa che potrà essere una donna in pace con se
stessa e gli altri ed avere la dignità di essere libera dal dolore.
nina, ipotizzando la sua vita con neven, completa la sua elaborazione di
un dolore non esclusivo.
dichiarazione del regista sul film
mi interessava fare un film su un dolore, o meglio su una REAZIONE
ad un dolore.
ad un immenso dolore io credo si possa reagire in due modi: chiudendosi
sempre di più in se stessi oppure riaprendosi alla VITA. la protagonista
del film sceglie la seconda soluzione e decide di non lasciarsi
inghiottire dal suo dramma. a seguito di questo immenso dolore e grazie,
probabilmente, anche alla sua educazione (la madre si presenta come una
figura positiva) ed anche ad una figura fondamentale nella sua vita (peppe,
un sacerdote di 48 anni), nina subisce un processo di CRESCITA interiore
inaspettato e positivo.
in questo caso l’amore tra un uomo ed una donna è solamente indicato
come possibilità, non viene esplicitato l’esito della loro storia.
questo amore viene offerto ad un uomo assolutamente fuori da logiche
sentimentali, anche per questo la scelta di nina, che vuole trovare un
senso compiuto alla sua sofferenza, appare ancora più difficile ma,
probabilmente, salvifica.
il film non da indicazioni, non offre soluzioni, mostra solamente 15 ore
della vita di due persone, attraverso atmosfere rarefatte che dilatano
il tempo.
ogni volta che vedo un film che mi offre tanti indizi, tante tracce ed
elementi che dovrebbero portarmi a capire sempre meglio il film stesso,
mi annoio.
credo, purtroppo, che non siamo abituati a “non poter” capire subito un
film, a “non dover” capire subito un film ... invece quanto è bello
ritornarci, rivederlo dopo un po’ di tempo, ricercare nella nostra mente
alcuni particolari, affezionarci a lui e trovarci ad avere dubbi,
seguire alcune tracce: niente di più reale.
il film è stato girato con attori professionisti, con una troupe
composta in gran parte da studenti, da un regista alla sua prima opera
ed è costato circa 9.000 euro.
Titolo: a gennaio
Durata: 90’
Paese: italia
Anno: 2005
Prodotto da: luca calvanelli
Pellicola: DVCAM
Supporto: DVD – DVCAM – BETA DIGITALE
Suono: stereo
Lingua: italiano
Sottotitoli: inglese
selezione al “festival del
cinema indipendente di foggia” 2005
selezione al “valdarno cinema fedic” 2006
cast artistico
nina: nadia carlomagno
neven: sasa vulicevic
peppe: danilo nigrelli
madre di nina: rita luzi
cast tecnico
regia: luca calvanelli
soggetto: luca calvanelli
sceneggiatura: stefania abalsamo, luca calvanelli
direttrice di produzione: silvia barba
segretaria di produzione: sveva capogna
direttore della fotografia: doriano alziati
direttore della fotografia scena dell’arrivo di peppe: andrea locatelli
consulente per la fotografia: edmondo di loreto
aiuto regia: matteo miani
operatore: marco castiglione
segretario di edizione: patrizio cossa
fonico in presa diretta: mirko gallico
microfonista: alessandro palmerini
montaggio: matteo miani
truccatrice: agnese albanese
consulenti artistici: francesco fargnoli, sonia perozzi
post produzione audio: alessandro palmerini “kyo film studio”
color correction: marco martelli “kyo film studio”
musiche: klezroym
musica scena di nina e neven sul divano: piernicola di muro
prodotto da: luca calvanelli
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